San Pietroburgo 3

Pagine di viaggio. Giorno 3. Sapevo io che c’era qualcosa dietro la sparizione della neve, ecco la storia: anni fa ci fu un inverno estremamente nevoso e la neve straripava le strade senza che la citta’ facesse nulla. Questo molesto’ molto i cittadini che si lamentarono alla loro maniera. L’ anno dopo si corse ai ripari e la legge fu fatta: chiunque poteva raccogliere la neve e portarla in punti di raccolta stabiliti con conseguente pagamento del servizio. E cosi fu. Le persone si organizzarono e portarono la neve la dove stabilito e vennero pagate piu’ di quanto s’aspettassero e cosi’ continuarono a farlo. La legge e’ ancora in vigore. Dovete sapere che qui ogni tanto mi pare di essere un birillo, gli uomini mi prendono dentro e vi assicuro che reggere lo scontro di meta’ corpo russo non e’ cosa da poco. Allora ho guardato se capitava solo con me, ma no qui e’ cosa normale; agli uomini piace scontrarsi con le donne…..camminare e’ come essere su un autoscontro. Questi stessi uomini pero’ sono di una disponibilita’ assoluta se ti vedono in difficolta’. Un taxista che non aveva da darmi il cambio mi ha lasciata in taxi ed e’ sceso lui con i miei soldi per farsi dare tagli piu’ piccoli. Fuori c’erano -9 era tardi la sera e il posto non era dei piu’ raccomandabili. Era tempo che un uomo non mi usava una tale gentilezza. Allora stasera io vado a dormire con il suo volto rotondo negli occhi avendo scoperto che dentro al loro sguardo, a volte un po’ vuoto, c’e’ grande gentilezza.