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Se tu mi invitassi a ballare

Se tu mi invitassi a ballare sceglieresti una musica rotonda, per rendermi il centro del tuo universo; lenta, per respirarmi a fondo; ridondante, per ripetere ogni reazione dei sensi. Cattureresti i miei occhi con quello sguardo che chiede perché non altro sguardo avresti per me, e mi diresti: “posso?” tendendomi la tua mano. Io ci appoggerei dentro le dita ricambiando il tuo sguardo e, senza rispondere, mi lascerei portare. Avvicinerei il mio corpo al tuo e lascerei a te il primo moto. Le note mi entrerebbero giù fin nelle ossa e, presa, muoverei i miei piedi seguendo i tuoi passi. Il mio corpo, avvicinandosi, passerebbe la tua soglia sensibile e il tuo respiro si farebbe un poco più corto mentre i tuoi occhi diventerebbero trasparenti ai miei. Insieme ci muoveremmo godendo dell’armonia di due esseri che ballano l’uno nelle braccia dell’altro. Zitti, perché altro sarebbe il nostro dialogo. Se solo tu mi invitassi a ballare….