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Chemio 1

Otto sono i gigli del mio mazzo di fiori. Il primo mi e’ stato donato oggi. Otto gigli sono la vita. E’ come partorire quando le contrazioni ti portano al tuo limite, ma tu sai che ognuna di loro ti avvicina alla creatura che porti in grembo e allora vai oltre al tuo limite. Il mio di oggi aveva la forma di uno stanzone con tante poltrone messe a semicerchio. Su ognuna di esse, accomodata, una donna guardava la nuova arrivata. Ogni poltrona ospitava occhi dallo sguardo tenero e dispiaciuto, bocche dai larghi sorrisi di benvenuto e zero capelli. Il mio sguardo le ha colte tutte d’un colpo, il mio futuro incarnato piu’ volte davanti a me. Sono morta in un secondo. Loro erano troppo e lo hanno capito. Cosi’, mentre il veleno rosso si appropriava di ogni mia cellula campione di velocità’, hanno iniziato a parlarmi. Volevano che io sapessi che in loro la vita scorreva forte, che era cosi’ profonda da far brillare tutti quegli occhi. E quegli occhi erano tutto tranne che spenti. Volevano che io sapessi che si poteva fare. Cosi’ ho ceduto ed accettato di diventare una di loro. Sette sono i gigli che mancano alla vita.

Chemio

Davanti all’abisso stanno le amiche schierate. Amazzoni guardiane. Lanciano dardi infuocati per facilitarmi la discesa alla vita. Io mi giro, sorrido e vado.

Cancro

La mia carne e’ piatto della furia nera. Mi divora vorace e incontinente. Ma di Achille l’animale porta il tallone; là, incastrata tra le sue carie, ha una perla bianca. Virile e’ la tua mano seduta al fianco della mia fragilità. Io entro nei tuoi occhi mi stendo e dormo. Il mostro non sa usare gli stuzzicadenti ….

Nuova vita nella morte

Ormai quei due corpi erano solo l’impronta di cio’ che il passato era stato, ma erano me. Si stavano guardando fissi, occhio nell’occhio, per cercare una traccia di loro. Ora ricordano: ha le pareti fatte di amore e passione…che fortuna la nostra, pensano, e riprendono ad amarsi del tenero amore di vecchiaia. Io serbavo nel cuore la vera storia, quella fatta di odio, disperazione e separazione, ci ero cresciuta dentro, ma tacqui, avevano dimenticato. Per la prima volta mi nutrivo del loro amore reciproco. Decisi di dimenticare l’intera vita e tenerli nel cuore cosi’: amanti.