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I ragazzi OSA.

Quei ragazzi si conoscono da tempo ormai, e per tutto l’inverno ognuno è stato impegnato in altre attività, ma oggi il loro allenatore li ha riuniti tutti sul prato davanti al lago perchè il momento è ormai giunto. I teli che ricoprono le barche dormienti da mesi devono essere rimossi ed i bug armati. Oggi, poi, è giorno di festa in Orza Minore perché ci sono le barche di Valerio e Greg da varare. Così, Riccardo, l’allenatore, ha fatto preparare una piccola cerimonia e le due imbarcazioni vengono bagnate dai due giovani armatori con litri di coca cola prima di poterle mettere in acqua per iniziare la nuova stagione di allenamenti. La coca cola, vi assicuro, è corsa in abbondanza su barche e magliette degli otto ragazzi che formano la squadra agonistica di questa bella scuola affacciata sulle rive del lago di Como subito all’inizio del comune di Dervio. Anche il pranzo è stato speciale, niente mangiare tradizionale, i ragazzi hanno ingurgitato torte, merende e caramelle prima di correre a cambiarsi per entrare finalmente in acqua. Il lago, in questa stagione è molto freddo, ma loro sono ormai esperti e l’abbigliamento è tecnico … poi in acqua si lavora duro e finisce che fa pure caldo. Sono sette ragazzi e una ragazza che portano le loro barche con l’eleganza e la freschezza della loro giovane età. Non sono solo una squadra, sono anche un gruppo di amici che condividono la stessa passione. Quando li guardi virare e strambare attaccati al gommone di Riccardo sono così attenti sulle manovre che l’espressione giocosa dei loro volti a terra lascia il posto a quella che racconta concentrazione e determinazione in acqua. Poi il riscaldamento finisce e le imbarcazioni si distendono sul lago; Riccardo attacca il suo concerto di fischietto e i bug rossi e bianchi iniziano la loro danza sull’acqua che porta via il respiro a guardarla. Le vele si piegano di qua e di là sincronizzate da quel suono acuto, le barche si incrociano, si passano, si fermano e ripartono sotto gli occhi di quell’unico spettatore che dal gommone continua il suo concerto di fiati cui il lago risponde con sibili quasi silenti al passare delle barche. Il pomeriggio è lungo in acqua, ma i ragazzi si divertono troppo per pensare alla fatica. E’ ora di tornare però, e, riposte a terra le barche, sul volto dei ragazzi torna l’espressione giocosa, questa volta, con anche stampata stanchezza e fame addosso, ma prima ognuno di loro pensa a disarmare il proprio bug e riporlo al suo posto, poi doccia per scaldarsi e adesso sì che è ora di attaccare il tavolo preparato per la merenda. Le forze ritornano ed i ragazzi sazi di vento e dimentichi della fatica finiscono la loro giornata rincorrendosi sul pratone. Anche Riccardo è stanco, ma la sua espressione racconta soddisfazione per il lavoro e la concentrazione dei suoi ragazzi in acqua. A Domenica prossima, si salutano con i borsoni sulle spalle; ora bisogna correre a casa e andare a dormire presto perchè domani c’è scuola.
A domenica prossima allora!