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A piedi scalzi

A volte la vita nasconde le tue scarpe preferite così ti tocca arrangiarti se vuoi camminare. La scelta e’ tra sedersi e aspettare che la scarpe riappaiano oppure farsi venire un’idea. Se lei si fosse seduta ad aspettare avrebbe mantenuto intatti tutti gli spessori della vita. Essi stanno nelle suole dei calzari, con loro nascono in fabbrica, ma poi ognuno se li accomoda su di se’ camminandoci dentro. Tali piccoli centimetri di materia, però, a loro volta, plasmano i passi di chi porta le scarpe ed, in qualche modo, li vincolano. Camminare su una suola e’ come camminare con un filtro indossato. Questa situazione, a pensarci forte, e’ una grande compagnia perché tale filtro e’ sempre li’ con noi! Così accade che non si cammini mai in solitudine anche se si pensa di essere persone sole. A pensare ancora piu’ forte la stessa idea di essere soli e’ il nostro piu’ grande filtro. Viviamo avvinghiati a un pensiero che ci arrocca, vincolati in perpetuo matrimonio, con una torre senza porte a sposa. Non siamo soli, siamo solo schiavi di un paio di vecchie suole.
A lei venne un’ altra idea; decise di camminare la vita a piedi scalzi. Perse i filtri e guadagnò il contatto. La perdita porta sempre con se’ un maggior grado di consapevolezza; infatti non sempre sai di avere, ma ti accorgi immediatamente di aver perso perché ti manca ciò che non e’ più ed appena ciò accade tu gli dai un nome per ritrovarlo. Lei decidendo di camminare nella condizione in cui la vita l’aveva messa mosse i primi passi a piedi nudi senza spessori. Non era più in compagnia della sua immagine di donna, non era più sposata a situazioni che la obbligavano a modificare il valore di se’ per andare incontro ai valori altrui, non era più nemmeno attaccata alla sicurezza di essere sana e vitale e durevole; mettendo i piedi nudi per terra senti’ la vera solitudine, quella sana al sapore di poverta’, e fece una grande scoperta; capi’ di non avere paura di nulla ora che camminava la vita con i suoi propri piedi e non sulle suole delle sue belle scarpe. Si fuse alla vita e provo’ la più intima felicità. Lei divenne libera e decise di non rimettere mai più un paio di scarpe. Si conquisto’ la vera vita.

Viaggio

Erano i piedi nudi a mezzo sprofondati nella sabbia che le facevano abbassare lo sguardo ed incurvarsi un poco. Pareva che la donna assaporasse ogni singolo granello di quel luogo immenso, tanta era l’accuratezza che metteva nel camminare. In realtà lei stava solo gironzolando in quel mare marrone fatto di acqua arena e vento. Gironzolava coi piedi come a dare il ritmo dell’altro viaggio che stava avvenendo nella sua testa. Tempo addietro si era persa nel vuoto tra se’ ed il mondo. Decise allora di fermarsi e conoscerlo. Nell’ immergersi in quel luogo freddo e mortale agli occhi di molti, aveva invece compreso la straordinaria potenza di quell’isolamento forzato dove si ottiene in dono di rompere l’ovvio e regalarsi l’arcano che tutto cambia. Così a tratti nella sua vita, lei lasciava il quotidiano e correva là dove sola imperava slegata da tutto.

Sarah

Giullare agli occhi del mondo vivi profonde ampiezze. Viaggi in spessori fluidi deridendo il limite naturale. Libera di nascita tu spaventi l’intelligenza stabilita. Sola ti ergi proiettata in visioni nuove, conscia delle distanze che marcano i tuoi legami.