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Talento

Ci sono molti modi per celebrare dedizione e talento. Ognuno sceglie quello che sente più proprio. Lei aveva imparato ad apprezzare la calma ed il silenzio che le pareti d’oro della piccola stanza sapevano crearle attorno quando vi si rinchiudeva a lavorare, così decise di celebrare suo figlio con il lavoro più lento e tranquillo che conoscesse. Lei lo cucì! Si cucì suo figlio mentre faceva virare il suo Laser sotto rollio. Fermò uno degli attimi più lenti che la vela conosca subito dopo l’assenza di vento. Lo cucì mentre Lui, in regata, con i colori della sua squadra, sbandava lo scafo per raccogliere tutta la propulsione che il legno sa nascondere nella sue fibre e guadagnarsi così preziosi secondi in accelerata. Pensò che quella manovra, studiata per anni, fosse perfetta per il suo esercizio di pazienza con ago e filo. Pensò anche che in quella posa suo figlio fosse bellissimo e mostrasse tutta la grazia e la potenza di quello sport che tanto amava e che ora aveva dovuto sospendere per un piccolo infortunio al piede. Così Lei fermò la sua immagine nella stoffa ad avvolgerlo nelle serate di freddo quando la coperta, una volta finita, lo avrebbe scaldato. Per allora la caviglia sarebbe guarita e Lui avrebbe potuto tornare alle regate dimenticando la virata nella stoffa sul divano, ma Lei invece guardandola si sarebbe ricordata che cosa passione, dedizione e pazienza sanno creare.
Oggi però la squadra, senza Valerio, parte per Arco dove l’aspettano dieci giorni di mondiali. Buon vento ragazzi, io e Valerio siamo li con voi con il cuore.
Siate forza ed eleganza.