Raffa

La tua carne maschia ti si stringe intorno e ti toglie il respiro. Tu chiami libertà ciò che ai miei occhi e’ limite mentre muori asfissiato. Io vedo la tua pelle ingabbiarti nella banalità del virile. Dentro di te un mondo infinito muore sbattendoti addosso. Ragazzo non uomo prendi le tue viscere, regalale al cuore e poi vivi. Allora bello sarà l’averti accanto.