Chemio 2

La chemio fa scherzi strani e pure un poco divertenti. Tu esci per strada come ogni giorno pensando di essere te, ma in realtà quel liquido rosso ha lavorato nelle tue vene e così, appena cammini nel sole, ti scopri vampiro! Non è che ho istinti di affondare i miei denti in carne umana, anche se, un paio di morsichi su una certa qual chiappa li darei volentieri; è che brucio come un tizzone al primo raggio di sole caldo. Fumo come nei migliori film di vampiri. So di bruciato e la gente si gira a cercare il fuoco senza sapere che è la bionda di fianco ad avvampare. Ora l’idea di diventare un vampiro potrei anche reggerla e giocarci dentro, ma il problema è che la chemio mica ti trasforma in vampiro qualsiasi, no lei ti trasforma in vampiro in cinta. Non osate avvicinare al mio naso l’amato caffè americano potrei mangiarvi per il fastidio che quell’odore mi provoca. Sono stata al supermercato e l’ho svuotato di tonno e caprino. Potrei mangiarli di seguito per un giorno intero senza fermarmi. Mi alzo la notte cercandoli perché ho voglia di loro, solo di loro, e se non ci sono divento pazza. Non ho mai sentito tanto i profumi a causa di un naso un poco mal nato; ora colgo ogni odore a distanza e mi infastidisco per la sua intensità. Sabato mi è capitato di leccare un odore, era salato e mi ha un poco schifato; poi ho pensato che stavo leccando un odore e m’è venuto alquanto da ridere perché un vampiro lecca un odore non certo un umano. Ora parliamo dei suoni; se tu lasci cadere un pezzo di legno stai pur certo che, se ti sono vicino, io salto come se fosse esplosa una bomba e ti guardo in cagnesco per il tuo atto. Quando poi si è in dolce attesa il mondo diventa bello e tu ti senti potente e perfetta per quel fagiolino che ingentilisce il tuo corpo e appiccica femminilità ad ogni tua ruga. Bene io sono nel medesimo stato di grazia. Mi vedo bellissima nel riflesso degli occhi di chi mi guarda. Se penso alla vita, lei è completa; ha un passato, un presente ed un futuro. Anzi, ora che sono vampiro e quindi la vita la vedo persona, vi dico che sembra il mio cane che dorme sazio dopo aver rubato (e mangiato) l’intero pollo dalla cucina. Allora ho pensato al senso del cancro; se la sua cura uccide un pochetto la mia umanità e mi trasforma in vampiro gestante e perfetto, la malattia che cos’è? Forse è semplicemente un gradino nel quale affondare il piede per poter partorire il meglio di me. Allora io non ti combatto, cancro, ti attraverso portandoti dentro fintanto che sarai necessario, solo allora ti partorirò. Sarà cesareo.