il foglietto

Ci sono foglietti e foglietti. Di alcuni non vedi l’ora di sbarazzartene, altri servono per breve tempo, pochi hanno invece importanza vitale. Questa e’ la storia di un foglietto vitale. Aveva il valore di un passaggio in traghetto per due. Auto ed essere umano. Il valore stava più nella meta che nel passaggio. Dall’altra sponda del lago c’era infatti l’appuntamento che ti può cambiare una vita. E la’ bisognava arrivare! Per questo era vitale il foglietto; per attraversare. Era stato riposto in bellavista sul cruscotto assolato in attesa dell’imbarco, ma faceva caldo troppo caldo nell’auto così tutti i finestrini furono aperti per arieggiare. Fu allora che il foglietto decollò. Prese il volo prima ispezionando l’intero abitacolo, poi sperimentando lo spazio aperto… via libero nel forte vento. Mentre il foglietto fluttuava leggero, l’umano si lanciò a braccia all’aria nel tentativo di riacchiappare il fuggitivo. Pareva danzasse sui piedi mentre le braccia compivano allungamenti stirati. La piccola folla al contorno si immobilizzò paralizzata dall’ inversa danza di foglietto ed umano. Quello era il più raro paso doble mai visto. Ma i movimenti non sortirono l’affetto di riunire umano e cartaceo, così si alzò nel vento un voce a lusingare il muto oggetto. No! No! no! fermati per favore fermati; non costringermi ad un bagno nel lago. Appena la voce si unì alla danza la folla trattenne il respiro come ad aiutare nella cattura del sottile evaso. Poi ci fu una grande risata e forti battiti di mani. Il foglietto pensò di essersi trasformato farfalla e su un ramo si posò così la mano l’acchiappò!