Il viaggio degli affetti

Ci sono molti modi di viaggiare; questo e’ il mio viaggio degli affetti. Quando guardi il mondo attraverso gli occhi dell’amore ogni luogo acquisisce un sapore più intenso. Ogni colore solca l’esperienza come l’aratro la terra ed il tempo si frammenta in momenti indimenticabili.
Il mio viaggio dell’ amore si chiama Florida, Missouri e Arizona; ancora gli Stati Uniti.
Prima tappa mio figlio, la Florida, Miami e Fort Lauderdale; la terra dell’abbondanza. Qui tutto è massimo: il caldo: tropicale, l’architettura: avveniristica, i gabbiani: avvoltoi, le persone: una sintesi di anglosassone e latino, la lingua: due idiomi parlati indifferentemente da tutti, l’ospitalità: famiglia.
La Florida ti esplode nel meglio che tu possa essere. Sei la miglior madre del mondo per l’esperienza di vita e di vela che tuo figlio sta vivendo. Sei l’espressione migliore del tuo animo spagnolo fuso in quello americano e riesci a raggiungere le persone come se in questo posto tu ci fossi nata. Sei serenità, sei leggerezza, sei pace.
Questo Stato ti apre le proprie case per rendere il tuo Natale vissuto nell’intimità di una famiglia che non ti conosce, ma ti invita nella propria dimora preparando per te un regalo speciale come si fa con gli amici cari.
Il sole, le palme la sabbia ed il mare addobbati a festa ti estraniano, ma poi subito ti risucchiano nelle atmosfere che ti sono profondamente note e care.
Così tu lasci lo stato del sole felice per tanta esperienza di umanità. Con tuo figlio negli occhi, il Natale nel cuore e la pace nell’animo.
Seconda tappa il Missouri, piatto dall’alto, ma ondulato dal basso, è un luogo lento, un poco diroccato, ove il tempo si ferma nei rigidi dettami della religione mormona e amish. Il ritmo sfumato ti offre un esperienza di profonda America fatta di apple pie e quilting. Riprendi fiato immergendoti in un passato presente che ti respinge ed accoglie contemporaneamente.
Ti ci immergi come ci si immerge in un bagno di latte per addolcire la pelle e coccolare l’animo stanco.
Lasci questo tratto di mondo che più che spazio è tempo, conscia della tua estraneità, ma beata perché ormai sai che vivere ogni aspetto del creato rimane un’esperienza bellissima.
Terza tappa l’Arizona…. questa è terra sacra, va trattata con attenzione…
Qui oggi vive una parte importante dei miei affetti, a Natale toccata da una grande tragedia, allora non resta che semplicemente stare uno a fianco dell’altro aspettando che l’aria di questa terra speciale compia il miracolo di guarire la grande ferita.
Ci accompagnammo mano nella mano mentre il freddo pungente si trasforma in caldo rassicurante e noi con lui.
Le abitudini interrotte ritornano come se le lune non si fossero mai succedute ed i fuscelli non si fossero trasformati in alberi adulti.
La famiglia rinasce nella consuetudine.
Ve l’ho detto questa è terra sacra…..va vissuta in profondità. E’ spinosa, è arida, è difficile e pericolosa, ma ti apre a visioni infinte ove tutto è possibile e nulla impossibile. Qui sei leggerezza e pesantezza, sei vita e sei morte, sei giovane e sei vecchia, sei te stessa e sei altro, sei tutto e sei niente.
Piena di tanta abbondanza io torno a casa, lasciando Valerio a Milena, la mia famiglia a l’un l’altro, Norma alla terra, d’ora in avanti eterna casa della sua splendida risata, e un pezzo di me a questo luogo che mi è caro oltre ogni immaginazione.