A Simona

Partorendo al mondo una figlia, hai preso un corpo senza dare vita.
Ora, girata di schiena, costruisci barriere tra le esistenze scambiando la tua umanità per divino.
Ancora, affamata, pretendi ciò che la vita ha già dimostrato impossibile pensando te stessa migliore.
Quietati donna, quietati!
Metti i tuoi piedi leggeri nel fango dei tuoi passi e assapora il freddo della terra morta.
Permetti al tuo corpo di ferirsi delle spine nate dal tuo roseto e annusa il profumo della rosa in boccio.
Tocca la mano che ti insozza la vita e lascia che ti mostri la vera natura.
Quietati donna, quietati e forse nascerai madre.